TERAPIA DI COPPIA

E' davvero l'ultima spiaggia ? ..... Assolutamente No! 

Non è solo per coppie che tentano l'ultima mossa per salvare la relazione. Scegliere di seguire un percorso psicologico assieme al proprio compagno può essere utile anche a coloro che vogliono un "metodo" per affrontare discussioni e problemi.  Sedersi assieme davanti a un terapeuta insegna a darsi un "metodo" per affrontare discussioni e problemi.

PERCHÉ È IMPORTANTE INTRAPRENDERE UN PERCORSO DI COPPIA?

🗒1. Riconoscere l'esistenza di "due verità"

Esporre le proprie ragioni davanti a un esperto, imparziale, aiuta a capire che la nostra verità non è che un punto di vista.Scontrarsi con una risposta diversa, per quanto irritante, è un ottimo modo per rinarrare le storie che ci costruiamo nella mente. Significa vedere la questione da un'altra prospettiva e, anche se a fatica, imparare ad accettarla. Mettersi in gioco in una terapia a due significa soprattutto accogliere l'idea di uscire dalle proprie posizioni monolitiche e autoreferenziali, per abbracciare realmente il cambiamento.

🗒 2. Imparare ad ascoltare

La terapia di coppia insegna è dare spazio all'ascolto dell'altro, invece di parlare in continuazione. Ascoltare in modo attivo significa osservare, sentire l'altro e la sua complessità in modo più profondo e più attento. E questo porta anche a percepire meglio se stessi, le emozioni che governano le parole e che, spesso, diventano suoni assordanti e sterili, un brusio di fondo, da cui non si apprende nulla. Imparare a comunicare per davvero è la chiave per riprendere in mano il filo invisibile che unisce due persone e il primo passo è proprio fermarsi a sentire cosa vuole dirci l'altro.

🗒 3. Creare del tempo per il "noi"

Le sedute insegnano quanto sia importante costruirsi e ritagliarsi degli spazi e del tempo solo per la coppia. "Appuntamenti" per creare un profondo senso di solidarietà. Si pensa spesso erroneamente che "costruire" in coppia dei momenti d'incontro sia qualcosa a discapito della spontaneità. Invece pianificarli significa imparare a scegliere con più attenzione cosa, come e quando regalare e dedicare del tempo davvero funzionale alla coppia. Questi tête-à-tête non sono solo di condivisione, ma attivano anche una riflessione creativa per mantenere vivo il contatto l'uno con l'altro.

🗒 4. Smettere di dare per scontato di sapere tutto del partner

Ascoltare il partner aprirsi a volte significa scoprire quanto sia diverso dall'immagine che ci siamo fatti di lui.Scoprire e scoprirsi, questo è un punto centrale nella terapia. Il numero di anni che si trascorre insieme non è mai una garanzia di confidenza e conoscenza intima. Anzi, spesso accade di rimane intrappolati nei ruoli antichi di inizio storia, che danno visioni parziali del partner. In terapia si può aprire il vaso dell'identità e aiutare la coppia a costruire una conoscenza più vera e autentica l'uno dell'altro, superando imbarazzi, vergogne e pregiudizi.

🗒 5. Smetterla di voler avere sempre ragione

La terapia di coppia è per definizione una palestra di apprendimento di reciproche posizioni. L'arbitro neutrale è il terapeuta, che aiuta a spostarsi dal proprio asse per ampliare l'ottica e la visuale del problema. Seppur a volte frustrante, imparare anche le ragioni dell'altro potenzia la reciprocità, base fondamentale per avere dei ruoli flessibili e un maggiore equilibrio nel rapporto.

🗒 6. Chiedere un "timeout" se la situazione sta precipitando

Questa è una regola di base per evitare l'escalation durante un litigio: se i toni si alzano eccessivamente, hai il diritto di chiedere un 'timeout'. Grazie alla terapia, si può imparare a litigare in modo costruttivo e comunque sempre funzionale al dialogo. Saper discutere tenendo conto della propria e altrui emotività, significa capire quando parlare, quando asserire, quando fermarsi e riflettere. In questo modo la discussione non diventa solo un luogo in cui 'vomitare' le proprie ragioni in modo sterile e disfunzionale, ma un terreno in cui confrontarsi veramente e trovare una risoluzione condivisa da entrambi.

🗒 7. Essere onesti, con sé e con l'altro

Capita che in terapia si venga trascinati dal partner e dalle sue di motivazioni. Comprendere dal principio, invece, come usare al meglio il percorso psicologico, significa smettere di fingere o di nascondersi e affrontare ciò che spaventa e ciò che allontana all'interno del rapporto. Bisogna essere disposti a uscire dall'apatia della relazione e affrontare con coraggio nuovi possibili obiettivi di vicinanza e perché no, a volte, anche di un'eventuale chiusura.

🗒 8. Abbracciarsi, baciarsi

Il percorso terapeutico aiuta ad avere maggiore consapevolezza della propria espressività corporea e di come la utilizziamo quando interagiamo con il nostro compagno. Riacquisire confidenza e intimità fisica, riprendere da dove ci si era persi nel contatto, significa rimetter in moto l' affettività, la complicità e la seduzione. Si riattiva così un dialogo corporeo, un canale di scambio dove spesso ci si comprende al volo, anche senza parlare.

🗒 9. Non pretendere di essere uguali

Il percorso terapeutico insegna a empatizzare, a sapersi mettere panni dell'altro, a guardare in modo costruttivo il suo punto di vista. Accettare le reciproche differenze come delle risorse per la coppia è il passo da fare per rendere la relazione più completa e anche più salda davanti ai problemi che possono sorgere nella quotidianità.

🗒10. Dare valore all'intimità 

L'intimità non è sinonimo di convivenza, ma di condivisione. La terapia in questo caso è un contenitore eccezionale per rivalutare la qualità del tempo passata assieme e per dare una marcia in più alla sfera erotica. Riaggiornare il file dei propri desideri, delle proprie fantasie, confrontarsi su come la propria identità sessuale sia cambiata ed evoluta da quando ci si è conosciuti, sono delle modalità per crescere insieme e per poter vivere il rapporto, in genere, con più affinità, gratificazione e autenticità, minimizzando il rischio della noia e delle frustrazioni.

"L'Egoismo non consiste nel vivere come ci pare, ma nell'esigere che gli altri vivano come pare a noi"                                                         (Oscar Wild)

COME POSSO FAR FUNZIONARE IL MIO RAPPORTO DI COPPIA?

Un PERCORSO DI COPPIA rivolto a chi si trova all'inizio di una crisi e desidera prendere in mano la propria relazione. Il percorso è articolato in 5 incontri (della durata di un ora, a cadenza settimanale) che se seguito con costanza e impegno, potra' aiutarvi a migliorare la comunicazione, a riconoscere e gratificare i bisogni di entrambi i partner e a recuperare l'intimità', pur mantenendo la propria autonomia.   

I INCONTRO: CAMBIARE SE STESSI PER CAMBIARE L'ALTRO

Dobbiamo diventare il cambiamento che vogliamo vedere (Gandhi)

II INCONTRO: IMPARARE A COMUNICARE BENE PER CICATRIZZARE LE FERITE

La grande avventura dell'amore inizia con il sapersi accettare a vicenda (F. Weyergane)

III INCONTRO: SODDISFARE I BISOGNI DELLA COPPIA 

I bisogni dell'uomo sono le esigenze della sua complessa natura, 
sono lo svolgimento progressivo delle sue facoltà,
 i destini che Dio ha prefissi, la direzione del governare le sue molteplici forze:

tutt'insieme bisogni, diritti e doveri: sotto diversi nomi una cosa sola, la legge dell'umanità. (R.Lambruschini) 

VI INCONTRO: DEFINIRE I BISOGNI DI INTIMITA' e DI AUTONOMIA 

Amatevi vicendevolmente ma il vostro amore non sia una prigione (K. Gibran)

V INCONTRO: CREARE ORDINE NELLA COPPIA

Una vita bene ordinata garantisce un felice avvenire (G. Stobeo)


Le tecniche utilizzate si rifanno al modello della terapia breve strategica, ovvero si basano sull'uso di prescrizioni che puntano ad intervenire sul sistema disfunzionale che spesso si genera nel rapporto di coppia, dove le tentate soluzioni consistono nell'aspettare che le cose cambino da sole o che sia l'altro a fare il primo passo per cambiare le cose e nell'evitare di andare incontro all'altro per perdere la propria posizione di potere. questi atteggiamenti vanno sicuramente in una direzione opposta al cambiamento e al benessere della coppia aumentando la possibilità' che il conflitto si inasprisca e rischiando di ingigantire le "ferite".


COME SI FORMA UNA COPPIA?

Due studiosi americani sono riusciti ad individuare 5 fasi che portano due persone a scegliere di diventare una coppia e di condividere un progetto di vita comune. 
Non è detto però che le coppie siano in grado di attraversarla tutte e º, ancora, che le vivano serenamente, anzi al contrario essere possono essere sperimentate con notevole difficoltà.

1. SIMBIOSI 
2. DIFFERENZIAZIONE
3. SPERIMENTAZIONE
4. RIAVVICINAMENTO
5. INTERDIPENDENZA

Analizziamole una alla volta!

1. SIMBIOSI

Corrisponde alla vera e propria fase dell'innamoramento, quella che da molti viene definita la "luna di miele ".
In virtù della forte attrazione che si sperimenta nei confronti dell'altro, infatti, nel corso di questa fase le due persone amano trascorrere molto tempo insieme e individuando nell'altro il "partner perfetto", privo di difetti e ,al contrario, dotato di qualità e di pregi. In questo periodo il senso di affinità col compagno raggiunge il suo apice maggiore.
Quando ci s'innamora, il nostro cervello rilascia un cocktail di sostanze chimiche (tra cui ossitocina, dopamina e faniletilamina ) progettato per dare avvio a questa fase. 
Per questo motivo durante l'innamoramento la maggior parte delle persone sperimenta sensazioni di benessere e osserva il mondo con maggiore ottimismo.
Nella fase Simbiotica si sviluppa una vera forma di attaccamento alla persona ed è caratterizzata da una "fusione" dea coppia e da un suo conseguente isolamento dal mondo. Questa fase può variare dai 2 ai 10 mesi. 
A termine di tale periodo,diversi sono i risvolti che il percorso di coppia può assumere: talvolta è proprio in questo periodo che si sviluppa una forma relazionale disfunzionale, ovvero la dipendenza patologica. In altri casi, invece, dopo un periodo nel quale ci si è soffermati sulle somiglianze subentra un nome in cui emergono le differenze, i difetti dell'altro. 
Entriamo nella seconda fase la DIFFERENZIAZIONE.

2. DIFFERENZIAZIONE

È una fase molto delicata in cui si passa dallidealizzazione del partner a una vera e propria "disillusione", che porta ad accorgersi delle mancanze , dei difetti, degli aspetti negativi della persona, la quale fino ad un momento prima rappresentava il compagno/a perfetta. Sentimenti di tristezza, e talvolta anche di rabbia per aver "perso" il partner possono prendere il sopravvento ed è molto comune che in tale periodo si assista ai primi conflitti relazionali.
Può accadere pertanto che al termine della fase di differenziazione da entrambe le parti e di comune accordo si possa decidere di interrompere la storia perché ci si scopre o troppo diversi o al contrario, che si accetti la diversità dell'altro e si senta il bisogno, nonostante tutto, di proseguire insieme.
A questo punto si passa alla fase successiva: la SPERIMENTAZIONE.

3. SPERIMENTAZIONE

Rappresenta la fase all'interno della quale ciascun partner cerca di affermare e definire la propria identità all'interno della coppia. Stabilire un senso di autonomia costituisce il bisogno prevalente. Torna la voglia di "aprirsi" al mondo (rispetto alla chiusura della fase iniziale) e la struttura della coppia viene ridimensionata. All'interno di questa fase alcune dinamiche relazionali, come la dipendenza affettiva, possono provocare notevoli momenti di tensione e conflitti, dato che il partner "vittima" di tale modalità vive la normale affermazione di indipendenza del proprio compagno/a con un forte senso di ansia e minaccia.

4. RIAVVICINAMENTO

All'interno di una relazione sana e matura, parallelamente alla costruzione del senso di autonomia permane comunque il bisogno di ricercare momenti di contatto e unicità intima con il partner. Per questo, dopo essersi sperimentato all'esterno i 2 tornano cercarsi come riferimento affettivo. È in questa fase che si costruisce un'accettazione dell'altro o, al contrario, se non si è verificata una sana simbiosi seguita da una giusta differenziazione, può accadere che i partner ricerchi una relazione extraconiugale e quindi tradiscono, aumentando così il rischio di allontanamento e di separazione.

5. INTERDIPENDENZA

In questa fase i due partner hanno raggiunto un equilibrio, ovvero una vera e propria "intesa di coppia". La singola identità dei due soggetti trova un proprio spazio di autonomia così come i momenti di intimità e di condivisione di coppia. Nasce la necessità di delineare al meglio il proprio progetto di vita comune e la complicità raggiunge un livello di stabilità.

Si è formata La coppia!

La vita di coppia non è sempre tutta "rose e fiori", in quanto vivere in due è un lavoro, comporta un un impegno costante nel trovare spazi da condividere con il partner e, al tempo stesso, nel lasciare che esso coltivi i propri.

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